Utilizzazioni forestali
Le utilizzazioni forestali costituiscono l’attività primaria ed operativa di gestione del patrimonio forestale. Esse comprendono le operazioni finalizzate al prelievo di legname dalle foreste, cioè il taglio e l’esbosco del legname, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze economiche dei proprietari e della collettività garantendo allo stesso tempo le finalità ambientali e sociali proprie dei boschi.
Per garantire che le utilizzazioni forestali siano coerenti con la normativa forestale, che tutela la sostenibilità e le funzioni plurime del bosco, le utilizzazioni forestali devono essere comunicate, autorizzate e controllate con procedure e strumenti tecnici coerenti con l’entità e le caratteristiche dei tagli boschivi.
Le procedure e gli strumenti tecnici richiesti per eseguire le utilizzazioni boschive sono i seguenti:
- Nessun obbligo per i tagli boschivi considerati di entità assai limitata, cioè fino 15 m3 nelle fustaie e di superficie fino a 1.000 m2 nei cedui, su proprietà non pianificate. Sotto queste
soglie, è sufficiente una semplice comunicazione alla Stazione Forestale competente. Questi prelievi non sono tracciati, quindi non sono compresi nei dati sulle utilizzazioni forestali; - Dichiarazione di Taglio (DT) per tagli fino a 200 m3 nelle fustaie e fino a 25.000 m2 nei cedui, fatti salvi i casi di nessun obbligo del punto precedente; la DT va presentata anche nel caso di tagli forzosi senza limite superiore, ad esempio per il taglio di alberi secchi, schiantati, compromessi da incendi o altre avversità, alberi che vanno abbattuti per lavori edili o di viabilità forestale. La DT va presentata dal proprietario del bosco da utilizzare all’Ispettorato forestale competente per territorio, il quale ne prende atto;
- Progetto di Riqualificazione Forestale e Ambientale (PRFA), cioè un progetto di taglio redatto da un dottore agronomo o dottore forestale per tagli di entità pari o superiore a 200 m3 nelle fustaie e a 25.000 m2 nei cedui. Il PRFA va presentato da parte del proprietario del bosco da utilizzare all’Ispettorato forestale per la sua approvazione. Per tagli fino a 1.000 m3 e superiori a 200 m3 nelle proprietà forestali pianificate, il PRFA viene presentato come allegato a una DT.
Qui di seguito si mostra uno schema riepilogativo di quanto previsto dal Regolamento forestale.
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Di seguito si riportano i dati della massa legnosa assegnata al taglio, in base a PRFA e DT, suddivisi per anno ed Ispettorato Forestale di competenza.
Massa assegnata al taglio suddivisa per Ispettorato Forestale
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La suddivisione della massa legnosa assegnata al taglio, in base a PRFA e DT, suddivisa per proprietà pubblica e proprietà privata è evidenziata nel grafico seguente.
Massa assegnata al taglio suddivisa tra pubblico e privato
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La massa prevista per il taglio, stabilita tramite PRFA e DT, viene gestita da imprese forestali iscritte nell’Elenco regionale. Le tempistiche di intervento dipendono dalle quantità di legname, dalla localizzazione e dalla complessità delle operazioni. Di conseguenza, esiste un intervallo di tempo tra l’assegnazione del taglio e il completamento effettivo delle operazioni.
Nel grafico seguente è riportato il confronto negli ultimi anni tra la massa assegnata al taglio e quella che è stata utilizzata con intervento completato.
Confronto tra massa assegnata al taglio e massa utilizzata
Massa forestale assegnata: Quantità di legname autorizzata per il prelievo in un determinato periodo e area, in base alla pianificazione forestale e ai criteri di sostenibilità.
Massa forestale utilizzata: Quantità effettivamente prelevata e sfruttata all'interno dell’area forestale assegnata, considerando eventuali variazioni dovute a fattori operativi o ambientali.
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Confronto tra massa netta utilizzata certificata e non
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Dichiarazioni di taglio assegnate (2023)
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Progetti di taglio pianificati (2023)
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Dichiarazioni di taglio utilizzate (2023)
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Progetti di taglio utilizzati (2023)
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Utilizzazioni forestali pianificate
Il grafico seguente mostra i dati relativi alla entità dei tagli pianificati suddivisa per Comune amministrativo nell’anno 2023. La massa legnosa che può essere tagliata durante il periodo di validità del piano è tecnicamente definita “Ripresa legnosa”, qui viene definita “Prelievo legnoso programmato”.
I dati presentati sono stati ottenuti sommando i volumi registrati nelle Schede Forestali (SF) e nei Piani di Gestione Forestale (PGF). Si nota come i Comuni nel cui territorio è prevista una maggiore entità di massa al taglio si trovino all’interno delle aree geografiche della Val Canale (Tarvisio e Malborghetto) e della Carnia (Paularo e Forni Avoltri).
Prelievo legnoso programmato annuale 2023
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Confronto tra m3 cubi di legname utilizzati e ancora da utilizzare della massa assegnata con PRFA e DT
(2018-2023)
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Tagli forzosi
I tagli forzosi a differenza dei tagli pianificati all’interno di una gestione forestale, si riferiscono a interventi di abbattimento di alberi che vengono effettuati per motivi di emergenza o necessità. Tra le varie circostanze per procedere ai tagli forzosi si riscontrano: malattie e infestazioni, danni provocati da eventi meteo estremi o per la prevenzione degli incendi boschivi. All’interno della nostra regione si riscontra come il picco dei tagli forzosi sia stato raggiunto in seguito agli eventi metereologici di VAIA del 2018, seguito poi da un accrescimento dei tagli dovuti alla presenza dell’Ips typographus o Bostrico che ha trovato un contesto favorevole alla sua proliferazione.
Andamento forzosi
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La maggiorparte di questi tagli viene effettuata nel contesto pubblico e la loro quasi totalità è situata all’interno dei confini amministrativi dell’Ispettorato Forestale di Tolmezzo.
Distribuzione regionale tagli forzosi 2018-2023
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Proprietà tagli forzosi 2018-2023
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